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Le quattro stanze dell'anima: viaggio psico-semiotico nelle canzoni di Sanremo 2025 - di G. Fabrizi e S. Gogna

Immagine del redattore: Giulia FabriziGiulia Fabrizi


Il Festival di Sanremo non è mai solo una competizione musicale, ma uno specchio della società.

E in un’epoca di crisi, la musica si fa portavoce delle emozioni, dei sentimenti, delle paure e delle aspirazioni collettive attraverso i contenuti delle canzoni.

 

Sanremo 2025 non fa eccezione.

 

Analizzando il contenuto linguistico delle 29 canzoni in gara, emergono tematiche ricorrenti che forniscono alcuni indizi sullo stato emotivo e psicologico della generazione attuale.

 

Sono stati identificati i temi chiave e sono stati suddivisi in 5 cluster ‘emotivi’, interpretati facendo riferimento a teorie e studi psicologici e sociali:



1.     Amore e relazioni (24,2%)

2.     Nostalgia e passato (18,2%)

3.     Crisi e disagio esistenziale (21,2%)

4.     Ribellione e critica sociale (18,2%)

5.     Sogno e fuga dalla realtà (18,2%)


Esaminiamoli uno ad uno.


  1. Amore e relazioni: un sentimento tormentato


    Parole chiave più ricorrenti: amore, desiderio, addio, nostalgia, nostalgia, rimpianto, legameBrani più rappresentativi:

    • "Non ti dimentico" (Modà): l’amore che lascia cicatrici

    • "Fuorilegge" (Rose Villain): il desiderio che sfida la morale

    • "Se t’innamori muori" (Noemi): l’amore come un tormento inevitabile

    • "Dimenticarsi alle 7" (Elodie): la difficoltà di lasciarsi

    • “Tu con chi fai l’amore” (The Kolors): gelosia e insicurezza nelle relazioni

    • “La cura per me” (Giorgia): l’amore come dipendenza emotiva

    • “Damme ‘na mano” (Tony Effe): un amore passionale ma autodistruttivo, tra desiderio e pericolo

     

    L’amore nei testi di Sanremo 2025 è spesso raccontato come qualcosa di difficile, sofferto e irrisolto. Le relazioni sono instabili, spesso segnate da una nostalgia persistente o da un senso di perdita inevitabile.

    Le relazioni vengono vissute con paura dell’abbandono e necessità di conferme costanti.

    Alcuni testi esprimono l’idea dell’amore come qualcosa di necessario per la propria sopravvivenza emotiva, una sorta di dipendenza affettiva.

    Molto brani descrivono relazioni che oscillano tra passione e sofferenza, tipiche di dinamiche ossessivo-dipendenti.

     

    Nell’era digitale, le relazioni spesso nascono e muoiono velocemente. I social media amplificano il senso di insicurezza e paragone costante, generando quella che viene definita la “paralisi della scelta” (Barry Schwartz), ovvero l'incapacità di impegnarsi in una relazione per il timore di perdersi altre opportunità.


  2. Nostalgia e passato: il ritorno alle radici


    Parole chiave più ricorrenti: ricordi, infanzia, casa, famiglia, malinconia, sogni, radiciBrani più rappresentativi:

    • "Mille vote ancora" (Rocco Hunt): il legame con la propria terra e la nostalgia delle radici

    • "Quando sarai piccola" (Simone Cristicchi): il passare del tempo e la memoria

    • "L’albero delle noci" (Brunori Sas): il rapporto tra passato e futuro

    • "Amarcord" (Sarah Toscano): il peso del passato nei ricordi

    • “Balorda nostalgia” (Olly): il rimpianto di un amore passato

    • “Tra le mani un cuore” (Massimo Ranieri): il valore dei ricordi e delle emozioni vissute

     

    La nostalgia è un’emozione potente e complessa; può essere sia consolatoria che dolorosa. Le persone hanno bisogno di trovare un senso alla propria esistenza e spesso lo fanno attraverso il recupero del passato per sfuggire all’incertezza del presente.

    Quando il futuro appare incerto, ci si rifugia nei ricordi del passato. A volte il passato viene visto come un periodo più semplice e felice rispetto alla complessità della vita adulta, tendendo ad idealizzarlo.

    La ricerca di stabilità emotiva porta alla memoria la famiglia, la casa, le radici che offrono un senso di sicurezza.

     

    Viviamo in un’epoca di insicurezza economica, crisi climatica e incertezze politiche. Di fronte a un futuro incerto, molti si rifugiano nel passato, idealizzandolo come un periodo più sicuro, più stabile, autentico e felice.


  3. Crisi e disagio esistenziale


    Parole chiave più ricorrenti: rabbia, ansia, paura, depressione, caos, solitudine, incertezzaBrani più rappresentativi:

    • "Battito" (Fedez): ansia, stress e dipendenza emotiva come compagni costanti

    • "Lentamente" (Irama): la lenta autodistruzione emotiva dopo un addio

    • "Il ritmo delle cose" (Rkomi): caos interiore, crisi di identità e società alienante

    • “Volevo essere un duro” (Lucio Corsi): il confronto con le aspettative della società

    • “La tana del granchio” (Bresh): il senso di isolamento e smarrimento interiore

    • “Febbre” (Clara): instabilità emotiva e il peso delle emozioni represse

     

     

    Molti dei testi analizzati esprimono ansia, depressione, rabbia, insicurezza e paura del futuro. Secondo il World Happiness Report, ansia e depressione sono in aumento, specialmente tra i giovani, a causa di fattori come la precarietà lavorativa e la pressione sociale.

    Ciò che emerge dai testi è un senso di vuoto interiore, smarrimento, incertezza e il desiderio di trovare una direzione. Emerge un senso di disconnessione dalla società e dalle proprie emozioni per ritrovare un’identità autentica.

    Alcuni testi affrontano il tema della dipendenza e del dolore emotivo non gestito.

     

    Viviamo in un'epoca di iper-connessione digitale, che ha aumentato il confronto sociale e la pressione per il successo, contribuendo ad una crescita esponenziale di disturbi d’ansia e depressione tra i giovani, ma siamo sempre più isolati. La musica diventa un mezzo per esprimere questa alienazione.


  4. Ribellione e critica sociale


    Parole chiave più ricorrenti: società, ingiustizia, ribellione, disillusione, ipocrisiaBrani più rappresentativi:

    • "Grazie ma no grazie" (Willie Peyote): satira politica e sociale

    • "La mia parola" (Shablo): il mondo della strada e le sue difficoltà

    • "Eco" (Joele Thiele): l’identità e la ribellione

    • "Fango in paradiso" (Francesca Michielin): il sogno infranto dal sistema

    • “Pelle diamante” (Marcella Bella): indipendenza e forza personale

    • “Cuoricini” (Coma Cose): l’amore e il conformismo sociale

     

    Questi brani esprimono una profonda frustrazione verso la società e il sistema politico. I giovani affrontano un periodo di ricerca identitaria, in cui mettono in discussione le regole imposte dalla società per cui criticano le disuguaglianze sociali e denunciano la mancanza di opportunità per i giovani, sono disillusi politicamente, si sentono frustrati per un sistema che non ascolta i bisogni delle nuove generazioni e sono alla ricerca di giustizia e di autenticità, desiderosi di cambiamento e lotta contro l’ipocrisia sociale.

     

    La Gen Z e i Millennials vivono un forte senso di disillusione verso la politica e l’economia. Si sentono traditi da un sistema che prometteva stabilità, ma che invece offre precarietà. Il malcontento si esprime sempre più attraverso proteste sociali, movimenti giovanili e la musica dà voce a questi sentimenti di ingiustizia e a questa frustrazione.


  5. Sogno e fuga dalla realtà


    Parole chiave più ricorrenti: sogno, evasione, viaggio, fuga, libertà, avventuraBrani più rappresentativi:

    • "Viva la vita" (Francesco Gabbani): la celebrazione della vita e della libertà

    • "Anema e core" (Serena Brancale): un amore libero, fuori dal tempo e dalle convenzioni

    • "Incoscienti giovani" (Achille Lauro): la giovinezza e incoscienza come forma di ribellione

    • Chiamo io chiami tu (Gaia): l’amore come avventura senza regole

     

    Alcune canzoni di Sanremo 2025 raccontano il bisogno di evasione e libertà, di leggerezza e di un mondo diverso dove poter sperimentare emozioni positive ed esperienze gratificanti per evitare il dolore.

    Si cerca di creare mondi alternativi come vie di fuga, la spensieratezza diventa una forma di resistenza alla negatività della società.

    Alcuni testi esprimono il bisogno di vivere senza limiti o costrizioni, rifiutando le responsabilità.

     

    In un mondo pieno di incertezze, sognare e fuggire dalla realtà diventa una strategia per affrontare situazioni difficili e stressanti. La cultura dell’instant gratification (gratificazione immediata) porta ad una maggiore difficoltà a festire la noia e il dolore emotivo, spingendo le persone a cercare costantemente distrazioni e piaceri immediati attraverso viaggi, esperienze, social media e la musica.

     


    In conclusione, il Festival di Sanremo 2025 è molto più di un evento musicale: è un riflesso del nostro tempo.

    Le canzoni in gara raccontano l’amore tormentato, la nostalgia, l’ansia esistenziale, la ribellione e il desiderio di fuga.

    Una generazione che vive tra sogni e paure, speranze e disillusioni. I testi delle canzoni offrono uno spaccato emotivo della società contemporanea, dove i giovani si trovano divisi tra la voglia di cambiare il mondo e il peso delle proprie insicurezze.

    La musica, come diceva Nietzsche, ‘è la forma più alta di espressione dell'anima umana’.

    Anche quest’anno Sanremo ce lo ha dimostrato.

     



Giulia Fabrizi, Psicologa e Ricercatrice Qualitativa

Stefania Gogna, Semiologa e Ricercatrice Qualitativa

 
 
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